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Il VI° Congresso nazionale della Federazione dei Liberali


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Si è concluso a Roma il VI° Congresso Nazionale della Federazione dei Liberali, i cui lavori hanno impegnato i congressisti nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 gennaio. E' stato un congresso sicuramente interessante per le diverse posizioni che in esso si sono confrontate.

Zanone, come Biondi otto anni fa! Contro la proposta del segretario Raffaello Morelli di vietare statutariamente la partecipazione dei propri iscritti e dirigenti ad altre formazioni politiche, l'anziano leader liberale ed i suoi sostenitori si sono battuti come leoni. A loro è andata meglio che a Biondi, tanto che Morelli ha ritirato l'emendamento statutario.

Porte aperte, dunque, a tutti i liberali che militano nei più disparati partiti ! D'altra parte proprio questo era il tema del VI° Congresso - "Libertà contro privilegio" - e siamo certi che la libertà d'iscrizione di Zanone alla Margherita non sarà un privilegio dello stesso a scapito del diritto di qualche altro iscritto a militare in Forza Italia o, perchè no ? in AN.

Che si giungesse ad un simile paradosso e che esso potesse essere favorito dalla resa di Morelli, nessuno l'avrebbe sospettato dopo aver sentito il segretario bollare come una sciocchezza la riproposizione della tesi crociana di un partito liberale come "prepartito" e argomentare che è inaccettabile la tesi che in politica oggi siano tutti liberali: "i liberali possono stare solo con i liberali che vogliono fare politica liberale", aveva affermato il segretario.

A completare il quadro delle non-decisioni congressuali, il manifesto programmatico presentato da Fausto Tapergi e dal gruppo della destra liberale è stato fuso, acriticamente e senza correzioni, con quello presentato dal Prof. Antonio Colantuoni, autorevole esponente della sinistra del partito.
Insomma il VI° congresso si è segnalato per il fatto che la sinistra e la destra liberale hanno avuto timore di contarsi, hanno seppellito le asce di guerra agitate nelle due giornate congressuali, hanno rinviato di un altro anno lo scontro. Resta il problema che, di rinvio in rinvio, di anno in anno, la Federazione dei Liberali viene ad assomigliare sempre più ad un circolo culturale per insegnanti in pensione.

Eppure, il Congresso sembrava essere iniziato bene, con una partecipazione assai maggiore dei precedenti; soprattutto, con la partecipazione di molti nuovi iscritti in gran parte provenienti da quell'Area Liberal con la quale la FdL ha stretto un solido accordo nel corso del convegno di Laterina (AR) dell'ottobre scorso. Erano presenti anche rappresentanti di associazioni di categoria e del cd. terzo settore, oltre al Radicale Pietro Miglio, all'On. D'Amico della Margherita, a Mariotto Segni e a numerosi altri invitati. Adriana Pittino ha portato i saluti di Liberalitalia.

Il congresso ha discusso molto di politica nazionale come era da attendersi dall'assise di un partito a vocazione nazionale, ma lo stesso Morelli non ha mancato di sottolineare, nella replica, la necessità di un maggiore impegno liberale nelle regioni e negli enti locali, raccogliendo l'invito di Nicola Girolami a battersi con la massima convinzione e decisione perchè negli ottomila comuni d'Italia si possa avere presto la presenza di almeno un consigliere liberale. Ma, forse, Girolami è rimasto il solo nella FdL a battersi concretamente per una presenza liberale in un qualche consiglio comunale.


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