Archivio della rubrica "Il Mugugno"
Inserito da: Redazione LIBERALITALIA Data pubblicazione: 13.03.2003 09:03
Riteniamo di far cosa gradita ai nostri lettori mettendo a loro disposizione l'archivio di tutti i mugugni pubblicati nella home page del sito. Berlusconi: ma è davvero un dilettante? Nessuno può e deve minimizzare la figuraccia in cui è incorsa ieri l'Italia al Parlamento Europeo attraverso le parole del suo presidente del consiglio. Ritenere che Berlusconi abbia solo reagito scioccamente ad una provocazione o che la sua reazione sia il frutto di dilettantismo politico (Galli Della Loggia, Corriere del 3 luglio) è ancora più pericoloso del semplice fatto in sè. Nessuno può seriamente contestare che non sia un uomo di eccelsa cultura. Nessuno può affermare che Berlusconi non sia intelligente, scaltro e del tutto consapevole di ogni suo atto e di ogni parola che pronuncia. Ha trasferito nella politica tutto quanto ha appreso nella scalata ai grandi mezzi d'informazione televisivi e della carta stampata. Ha prodotto per anni e continua a produrre "televisione spazzatura", amata e seguitissima dagli italiani. Perchè non dovrebbe, da presidente del consiglio, produrre "politica spazzatura" se è questa che gli italiani vogliono? Ha schiere di collaboratori di primissimo ordine in fatto di comunicazione: davvero qualcuno può pensare che non si aspettasse a Starsburgo gli attacchi che gli sono stati rivolti? davvero qualcuno può pensare che non si sia preparato puntigliosamente le repliche e le battute? davvero qualcuno può pensare che dietro quelle repliche e quelle battute non vi siano una strategia e un progetto precisi ? Dilettantismo sarebbe rispondere SI a tali interrogativi ! Se così stanno le cose, dobbiamo interrogarci sul progetto e sulla strategia che Berlusconi si è dato per il semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea. Il dubbio - forse qualcosa più di un dubbio - è che Berlusconi si prepari a far fallire il suo semestre di presidenza, per ergersi a vittima dei "comunisti" europei e della loro carta stampata, per isolare l'Italia dall'Europa. Per accontentare Bossi, Tremonti e Martino con l'apostolica benedizione del suo amico George. Per avere sempre più mano libera in Italia. Forse tra sei mesi potremo apprezzare al meglio il regalo che ci hanno fatto cinque anni di governi di sinistra. Non resta che attendere, con un'unica speranza: esserci sbagliati, essere noi tacciati di dilettantismo e tenerci un dilettante come presidente del consiglio. (23.06.2003) Come superare settarismi e personalismi L'opinione del nostro coordinatore Beppi Lamedica sulla manifestazione romana del 21 giugno, ove Mariotto Segni e Carlo Scognamiglio hanno presentato la loro creatura liberaldemocratica, non lascia spazio ad illusioni per quanti attendono da oltre dieci anni la nascita di un nuovo soggetto liberale capace di far crollare i settarismi ed i personalismi che umiliano il liberalismo italiano e lo costringono entro gli steccati dell'emarginazione e dell'inconcludenza politica. La nascita di un nuovo movimento nazionale liberale, forte ed autorevole, può venire solo attraverso due strade: quella dell'intesa tra "tutti" i leader politici d'estrazione e di ispirazione liberale sulla costituzione di un nuovo soggetto politico autonomo e alternativo agli schieramenti di destra e di sinistra; ovvero, quella dell'incontro, del dialogo e della collaborazione a livello locale tra formazioni politiche, associazioni e gruppi liberali che sappiano prescindere dai settarismi e dai personalismi di chi opera a livello nazionale. Due strade: l'una dall'alto e l'altra dal basso. Noi non rifuggiamo dalla prima, se intesa potrà esserci tra "tutti" i leaders liberali nazionali; da laici, siamo anche disposti a cristianamente perdonare le loro colpe; restiamo solo scettici sulla possibilità che quei leaders sappiano affrancarsi dalla ragione sopita, dall'indipendenza rinunciata, dal coraggio smarrito, dalla sordità che non consente loro di percepire il grido di dolore che si alza sempre più forte dal popolo liberale di ogni terra d'Italia. Seguiamo la seconda perchè è la sola che nel tempo potrà far crescere una nuova classe politica liberale, temprata all'ascolto dei cittadini elettori, forgiata nelle battaglie per i loro diritti e le loro libertà, autorevole per le qualità personali ed i valori che sa esprimere e comunicare. Una nuova classe politica non schierata a difesa di una qualsiasi "ideologia liberale", perchè le ideologie sono la mummificazione delle idee morte. Una nuova classe politica, invece, che sappia seminare, far crescere e diffondere idee nuove e capaci di reggere la sfida di una società che si sta evolvendo e trasformando, talora silenziosamente e talaltra tumultuosamente ma quasi sempre irreversibilmente, rispetto a quella in cui si è formata la vecchia classe politica liberale (e tutta intera la classe politica italiana di oggi). Il nostro impegno è lavorare sulle radici della nostra società, nei comuni, nelle province, nelle regioni perchè da lì la nuova linfa liberale possa alimentare tutta la società italiana, rinvigorendone tronco rami fronde, per offrirci frutti più saporiti. (05.06.2003) Castelli, i giudici e la volontà popolare Il caso, anzi, i casi sono noti. I "pentiti" Enzo Brusca e Giovanni Drago, due efferati killer della mafia, sono stati scarcerati e, invece di espiare in carcere la pena cui sono stati condannati, si trovano oggi a casa loro coperti dal "programma di protezione" per i pentiti. La cosa ha suscitato indignazione e proteste. Anche noi siamo indignati e protestiamo. Non ci sentiamo, però, di aderire alle proteste del Ministro Castelli per il quale: «di fronte a chi chiede di cambiare la legge sui pentiti in seguito ad accadimenti come questi, rispondo che i problemi non si risolvono cambiando le leggi sull’onda emotiva. Il punto è un altro. Dovrebbe essere il magistrato a interpretare e applicare le norme prendendo decisioni rispettose della volontà popolare. Questo a mio avviso è il vero significato della frase "La giustizia è amministrata in nome del popolo", che apre il titolo quarto della Costituzione. Parole che ho voluto fossero riportate in ogni Corte d’appello d’Italia». Cosa vuol dire Castelli quando afferma che il Parlamento non deve cambiare, "sull'onda emotiva" del popolo, la legge sui pentiti ? Se il problema è "l'onda emotiva" possiamo concordare, ma non possiamo neppure dimenticare che è proprio il Parlamento l'organo costituzionale che, più di ogni altro, vive in simbiosi con il popolo esercitando la sovranità che ad esso appartiene per il disposto dell'art.1 della Carta Costituzionale. I magistrati non devono interpretare e applicare la legge nel rispetto di una generica "volontà popolare", ma solo nel rispetto di quelle leggi che sono espressione del Parlamento e quindi della stessa volontà. Lo "scaricabarile" non ci piace, specie quando esso intende abdicare alle responsabilità attribuite dalla Costituzione al Parlamento e al suo potere legislativo. Le parole di Castelli ci piacciono ancora meno se con esse intende lanciare un ennesimo attacco alla magistratura, attribuendole colpe che non le appartengono. Ma forse è solo un modo per nascondere la coda di paglia della inerzia legislativa in materia di "giustizia" e dell'iperlavoro parlamentare per sottrarre ai giudici imputati eccellenti, sottrazione che, ne siamo certi, Castelli sa non essere in sintonia con la "volontà popolare". (07.05.2003) Immunità parlamentare Contro eventuali indebite interferenze della magistratura, il Presidente del Consiglio ed i ministri - anche se cessati dalla carica - sono oggi tutelati dall'art.96 della Costituzione per quanto concerne gli atti compiuti nell'esercizio delle loro funzioni: per procedere contro di essi è necessaria l'autorizzazione del Senato o della Camera dei deputati secondo le norme di cui alla legge costituzionale n.1/1989. I parlamentari, invece, sono tutelati dall'art.68 Cost. per il quale, senza l'autorizzazione della camera di appartenenza, non possono essere sottoposti a perquisizione personale o domiciliare, né arrestati o altrimenti privati della libertà personale, o mantenuti in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se siano colti nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza. In un paese civile tanto dovrebbe bastare! Se non fosse che il nostro Parlamento non è più eletto su base proporzionale, bensì su base maggioritaria: i parlamentari di maggioranza sono "più uguali davanti alla legge" di quelli di minoranza. In considerazione di ciò e delle recenti vicende giudiziarie dell'attuale presidente del Consiglio e di altri parlamentari, l'attuale maggioranza si è convinta che le guarentigie costituzionali debbano essere estese, sia per quanto concerne l'art.96 che l'art.68, attraverso la sospensione di ogni procedimento giudiziario anche per i reati ordinari. Maggioranza ed opposizione troveranno certo un accordo su ciò, non fosse altro che per ripristinare l'uguaglianza tra parlamentari di maggioranza e di minoranza. Noi poveri cittadini osserviamo, però, che l'accesso al parlamento diventerebbe così una sorta di scudo protettivo per gli autori di reati, una sorta di via di fuga per coloro che intendono sottrarsi ad un giusto processo. E' altresì intuitivo che il possibile parlamentare delinquente avrebbe anche gli strumenti per gestire al meglio la sua personale situazione: un supporto economico considerevole, la possibilità di una sua rielezione e, soprattutto, la possibilità di incidere con una legge dello stato sulla propria personale posizione nei confronti della giustizia. I rischi sono oggettivi ed evidenti anche per i non addetti ai lavori. Se, poi, si estendessero le guarentigie anche ai reati "connessi" con l'attività politica, l'illecito finanziamento dell'attività politica non sarebbe più perseguibile o lo sarebbe soltanto quando si siano irreparabilmente consumati tutti i "guasti" all'irrinunciabile valore della libera competizione elettorale in democrazia. E ringraziamo il cielo che, almeno per ora, si parli solo di ministri e parlamentari! caso mai si volessero estendere le guarentigie anche ai loro avvocati, commercialisti e stallieri, ritorneremo sull'argomento. (23.04.2003) Maddalene, Santi e Madonne E' l'uomo dei miracoli e delle conversioni. Lui combatte i peccati, ma adora i peccatori. Come portavoce si è scelto l'ex sindaco comunista di Fivizzano; alla commissione Giustizia della Camera ha piazzato un avvocato di "Soccorso Rosso"; ha ceduto il ministero degli esteri a un ex del Manifesto; prima come ministro e poi come consigliere si è tenuto un ex sessantottino diventato poi funzionario del PCI a Torino; per sette anni si è tenuto un ex di "Lotta Continua" come direttore di un telegiornale Mediaset. La lista è lunga quasi quanto il "Libro rosso del comunismo". Ad essa si aggiungono i protagonisti democristiani e socialisti di tangentopoli che, ove non già redenti da lui, lo celebrano comunque quale nuovo Redentore. Il suo ecumenismo è senza limiti e non stupisce se sarà l'artefice del disgelo tra la Chiesa ortodossa russa ed il Vaticano. Ma, per amor del cielo e nostro, non ritorni a volare basso! Ci risparmi Paolo Cirino Pomicino! se proprio non può fare a meno di un uomo tanto prezioso, ce ne eviti almeno l'overdose televisiva: martedì 22 aprile era nel teatrino di Gene Gnocchi e Simona Ventura e, contemporaneamente, nel salotto dell'inossidabile Bruno Vespa a disquisire, lui miracolato da S.Gennaro, sui miracoli della Madonna di Lourdes. L'opposizione è avvertita: Maddalene, Santi e Madonne stanno passando in blocco al servizio di Silvio. (10.04.2003) Iraq e spoil system La guerra, quella con le armi, forse è finita. Comincia ora la guerra contro l'ipocrisia di quanti mettono in guardia dalle vendette, senza distinguere tra vittime e responsabili del regime. Come vorremmo che, per una volta, non valga il gattopardesco e berlusconiano "cambiare tutto per non cambiare nulla" ! Ci piacerebbe vedere i criminali in galera e quanti hanno colluso con loro lontano dal potere e dalle istituzioni, senza amnistie e falsi pietismi. Perchè vi sono momenti nella storia in cui la giustizia (senza giustizialismo) non può essere sacrificata alla pietà. Se poi vogliamo salvarci l'anima invece di chiamarla "vendetta" possiamo sempre chiamarla "spoil saystem". (09.04.2003) Il prezzo della Libertà e quello della Pace Libertà e Pace: due valori assoluti. Non sempre conciliabili come quelli di Giustizia e Misericordia. Su noi poveri mortali pesa il travaglio di trovare un ragionevole compromesso che non sacrifichi totalmente l'uno all'altro. Il problema è sapere quale prezzo siamo disposti a pagare per questo compromesso. Chi può dubitare che gli iracheni in festa nelle piazze non sappiano quale prezzo hanno pagato per la loro libertà ? (1.04.2003) Un legittimo sospetto Il 27 novembre 2001 l'alluvione cancella una parte di Brembilla (Valle Taleggio-BG) e per settimane il paese è isolato. Il Governo, per bocca del ministro bergamasco Tremaglia, promette la dilazione delle scadenze fiscali. Il decreto viene varato, ma riguarda solo i danni diretti: non quelli indiretti da inattività per isolamento. Ora fioccano le multe del fisco. Gli imprenditori di Brembilla hanno un legittimo sospetto: perchè ad aspettare sono solo gli interessi dei cittadini che lavorano? perchè rogatorie, falso in bilancio, legge Cirami, etc., non aspettano mai? (31.03.2003) Quella pace senza "Se" e senza "Ma" "Pace senza SE e senza MA" gridano Cofferati e Bertinotti alle manifestazioni pacifiste. In verità un "MA" e un "SE" ci sono, come chiariscono ora. "MA SE vince Saddam, chi se ne frega della pace ?!" (22.03.2003) Il privilegio della resa Due divisioni dell'esercito irakeno si sono arrese e la loro vita non è più in pericolo. Davvero privilegiati i militari irakeni! A donne, anziani e bambini non è concessa neppure la resa, in cambio della vita. (20.03.2003) Angeli della pace e demoni della guerra La guerra in Iraq è iniziata. Auguriamoci che dall'una parte e dall'altra il senso di responsabilità - tutto umano - prevalga ora sui clamori degli angeli della pace e dei demoni della guerra. (17.03.2003) Piercing e tatuaggi A dicembre si è mosso il Consiglio comunale di Milano, ora la Regione Lombardia. Va bene garantire gli utenti da operatori non qualificati; va bene il permesso dei genitori per gli under 14; però, è inaccettabile proibizionismo l'estensione del permesso genitoriale anche ai giovani tra 14 e 18 anni; è, invece, inaccettabile menefreghismo non accompagnare le idonee cautele sanitarie con adeguate campagne di sensibilizzazione contro i rischi di un piercing o di un tatuaggio ad opera di persone non qualificate sotto il profilo sanitario. Attenzione! le sorelle Censura e Proibizione sono sempre incinte. (14.03.2003) La Moratti fuori tema Bravina la Moratti. Ha fatto il compitino al massimo delle sue possibilità, con impegno e diligenza. Peccato che sia andata fuori tema, perchè non può esserci una seria riforma dell'istruzione senza l'abolizione del valore legale del titolo di studio. (10.03.2003) E' giallo sul tempio di Giano "Le porte del tempio di Giano sono aperte". Lo ha rivelato il console Martino, parlando alle sue truppe acquartierate a Mutina. A Roma però la plebe è inquieta dopo che si è sparsa la notizia che nei pressi del tempio è stato rinvenuto un piede di porco che fa ipotizzare l'effrazione con scasso delle porte. (07.03.2003) Forza(ti d')Italia Almeno con il "centralismo democratico" del vecchio PCI le decisioni venivano adottate dagli organi collegiali del partito. Forza Italia, invece, è il partito dei "forzati": uno decide per tutti. A Roma e in periferia. Chi non obbedisce si ritrova tra i piedi il Commissario: e fosse il "Commissario del popolo"! E' andata così agli organi regionali friuliani di Forza Italia che non accettano il siluramento di Renzo Tondo a favore della leghista Guerra. E' andata così alla sezione bergamasca di Forza Italia, dove l'ala "liberale" si è contrapposta alla dirigenza provinciale "democristiana". Di Torino riferiamo altrove. A Berlusconi, ridaglie il centralismo democratico! (01.03.2003) I conti vanno bene Ora siamo tutti più contenti, oltre che grati a questo governo. I conti dello Stato sono andati bene nel 2002. E se lo dice l'ISTAT bisogna credergli ... per legge! (25.02.2003) Massaggio promozionale Il Papa stigmatizza lo spiritualismo sincretista e panteista del movimento New Age. La Rai della svolta berlusconiana, dal canto suo, abbraccia il nuovo movimento Next Age e solletica - anzi massaggia - il narcisismo individualista dei nostri politici. Così, uno a uno, ce li troviamo tutti in ogni trasmissione a contendere la scena a dilettanti allo sbaraglio, a soubrettine, a cuochi, a calciatori, a professori di non si sa cosa. Senza neppure la scritta: "Massaggio promozionale" ! (18.02.2003) Autogoal della Nirenstein Rutelli è famoso per i suoi autogoals in Tv. Ieri sera (18 febbraio) a Ballarò, Fiamma Nirenstein non è stata da meno quando ha affermato che il Pentagono limiterà i bombardamenti ai siti irakeni delle armi di distruzione di massa. Un raggiante Rutelli ha avuto buon gioco a replicare: "Se il Pentagono li conosce, perchè non li indica agli ispettori ONU?". E così, per una volta, anche Rutelli ha fatto la sua bella figura! (17.02.2003) Miss Padania Proveniente dallo stand "Turismo politico" del BIT, uno Sgarbi con sciarpone verde ha ridato tono alla manifestazione "Miss Padania 2003" dove la cultura delle concorrenti stava umiliando quella del parterre di politici, ministri e dirigenti RAI. (17.02.2003) Nobel per la Pace Dopo la manifestazione di Roma, quest'anno il Nobel per la Pace sarà italiano: scendono le chances di Rutelli per il mancato incontro con Tarek Aziz, salgono quelle degli obiettori di coscienza Raffele Costa e Clemente Mastella. Cofferati non è preoccupato: ha sempre l'alternativa della beatificazione! (08.02.2003) Venti di guerra Un Berlusconi lanciatissimo dà via libera alla Guerra in Friuli, ma gli azzurri fanno quadrato su Tondo (08.02.2003) Bla, Bla, Bla...ir Blair copia le prove contro Saddam da una tesi di laurea del '91 apparsa su internet. Imbarazzo dei soldati inglesi a morire per un compitino copiato. Imbarazzato anche Blair per la richiesta degli insegnanti inglesi di ripristinare la pratica, da lui vietata, delle bacchettate sulle mani di chi copia. Conflitto d'interessi? (06.02.2003) Occupazione Avanti tutta! Nel 1994 Berlusconi ci prometteva un milione di nuovi posti di lavoro. Ora ci promette otto milioni di baionette!
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