| Home page | Osservatorio| Cultura | Forum | Link |Intranet | Fundraising |
Copertina
0





0

0 0

 


Home page Indice Storia dei liberali Parti L'Ottocento - Parte I

Data pubblicazione: 10.05.2003 20:00


L'origine del termine "liberale" come predicato

 

{image_caption}
De Haller in uno scritto antiliberale del 1814 sostiene che nell'argot moderno " liberale " ed " indipendente " significano la stessa cosa. Paolo Vergani nel 1816 affermava che i Giacobini francesi «come ad ultimo rifugio, ricorrono alle idee liberali, cercando di riprodurre sotto questo nuovo nome quel medesimo sistema».

« Il Giacobinismo della rivoluzione ricompare tutto intero sotto il nome di liberalismo: medesima associazione, medesimi principii; non vi è differenza, che in ciò, che nominansi oggi liberali, quei che nominavansi altre volte giacobini» avverte Francia Cristiana nel 1821. E chi propagandava tali idee? " La Tribuna " che spinge, ammonisce Francia Cristiana: «fino alle ultime conseguenze i principii del liberalismo». Idee ed istituzioni liberali sono per Paolo Vergani vocaboli affatto vuoti di senso ma «infiammano di leggieri l'animo del popolo e secondano mirabilmente il genio della rivoluzione».

Quando l'aggettivo di "liberale" usato nel senso di "magnanimo", "degno di uomo libero" (nihil est liberale quod justum non sit) diventò predicato politico? Donde partito liberale per indicare propugnatori di idee ed istituzioni liberali? Il nome di liberale per indicare costoro venne dalla Spagna: «giova - ha scritto il Farini nella "Storia d'Italia" - dir come, discutendosi argomenti sopra la finanza nell'assemblea di Cadice, che è chiamata delle "Cortes", furono tassate di grettezza e di "servilità" le opinioni di coloro che peroravano in favore dei vecchi sconci, e per lo contrario ebbero lode di "liberalità" i deputati, i quali, condannandoli porsero esempio di sollecitudine... Come dalle controversia sull'Amministrativa le Cortes passarono a discutere sulle pubbliche libertà, furono visti prendere il partito contrario ai larghi ordini gli stessi uomini che avevano difeso gli sconci economici... Per tal modo l'aggettivo di "liberale", usato prima nel suo significato di generosità, diventò predicato politico opposito di quello di "servile" dato ai propugnatori delle opinioni retrive; e per tal modo, ad esempio della Spagna, incominciarono a domandarsi liberali in Francia ed in Italia i fautori degli ordini liberi».

Anche Benedetto Croce accoglie questa origine del nome, ma la diffusione di questa notizia s'ebbe in Italia per virtù d'un antiliberale tutto d'un pezzo, quel Paolo Vergani di cui già abbiamo visto alcuni pensieri tratti dal suo " Le idee liberali, ultimo rifugio dei nemici della religione e del trono " pubblicato da Pagano a Genova nel 1816. Scriveva a questo proposito il Vergani: «Quanti fautori queste erronee massime ritrovarono in Spagna, allorché nella primavera del 1814, essa ritornò ad essere soggetta al suo antico legittimo sovrano. Eglino erano in sì gran numero, che arrivarono a formare una specie di setta, che allora, e anche al presente, è contraddistinta colla denominazione di "Liberali". Il medesimo attaccamento alle pretese idee liberali si è veduto in Francia, e appunto circa l'epoca stessa».

(testo tratto dalla parte storica introduttiva dell'opera "Il PLI dal XIII al XIV Congresso Nazionale", Vol. I°)




Indirizzo E-mail destinatario:



Il tuo indirizzo E-mail:






| Pagina per la stampa | Invia questo articolo ad un amico |

Elenco commenti


Non ci sono commenti.
0 0

Dimenticata la password?

Registrati


0



 

Risultati

Sondaggi
 

0

0
0

Powered by eZ publish