Mentre in Italia le dita delle mani sembrano largamente sufficienti a contare le liste liberali alle elezioni amministrative di primavera, in Gran Bretagna il partito dei Lib-Dems sta celebrando uno dei più grandi successi della propria storia.
Il successo dei liberali inglesi,però, non può cancellare la vergogna e l'umiliazione in cui versano i liberali italiani, incapaci di una qualsiasi presenza elettorale autonoma dall'Ulivo laburista o dalla CdL conservatrice, anzi troppo spesso asserviti all'uno o all'altra. Una vergogna ed un'umiliazione contro le quali non smetteremo di alzare la nostra voce e di puntare il dito; contro le quali non smetteremo mai il nostro impegno per il riscatto del liberalismo italiano.
Non abbiamo ancora potuto analizzare compiutamente i dati elettorali britannici città per città, ma sembra ormai certo che i Lib-Dems si siano attestati sul 30% dei consensi elettorali, conquistando altri 200 seggi: una percentuale assai vicina a quella dei laburisti e che allontana definitivamente la Gran Bretagna da quel sistema bipartico di competizione per il governo nazionale e locale che faceva dire a tanti sciocchi commentatori e politici nostrani che il sistema elettorale maggioritario è equivalente ad un sistema bipartitico. Non è così in Canada dove si contano ben cinque partiti importanti, non è così in Australia dove se ne contano tre; soprattutto non era già così in Gran Bretagna dove alla Camera dei Comuni si contano una dozzina di formazioni partitiche con il gruppo parlamentare liberale (57 deputati) saldamente al terzo posto, mentre nella amministrazioni locali i liberali potevano già vantare oltre 1600 consiglieri comunali e una ventina di città da loro amministrate con maggioranza assoluta o relativa. Con il successo elettorale di giovedì scorso cresce, dunque, il numero dei consiglieri comunali e quello delle città amministrate dai Lib-Dems. Con una percentuale di voti del 30% cresceranno anche le chances dei liberali nella competizione per il governo del loro Paese.
Ciò che in pochi sanno è che i liberali inglesi, ridotti al 2,5% nel 1951, hanno iniziato la loro riscossa proprio partendo dai comuni e dai problemi più vicini ai cittadini. Una ricetta semplice semplice ed allo stesso tempo di grandissima efficacia: l'unica vera ricetta capace di guarire i liberali dovunque, anche in Italia. E' anche la ricetta che, nella modestia delle proprie forze, Liberalitalia e Liberali.net propongono oggi agli italiani.