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Fano: ma davvero "Nemo profeta in patria" ?

Inserito da:

Data pubblicazione: 12.09.2003 08:16



Da una parte dovremmo essere contenti che il Prof. Paolo Bonetti abbia accolto l'invito della rivista "Critica Liberale" ad una collaborazione ancora più stretta rispetto a quella espletata negli ultimi sette anni; dall'altra non possiamo che esprimere rincrescimento per il fatto che uno stimatissimo uomo di cultura abbandoni l'impegno politico-amministrativo nella città di Fano.

Fano: Fontana della Fortuna e Palazzo della Ragione
Nell'annunciare il suo nuovo incarico ed il relativo trasferimento a Roma, Bonetti li ha motivati con il fatto di non ritenersi un politico di professione e di avere l'impressione di perdere tempo prezioso e non realizzare nulla di concreto nelle riunioni del consiglio comunale e delle commissioni dove rappresenta la lista civica "La tua Fano".
Noi possiamo comprendere che un uomo di grande cultura come Bonetti si senta più adatto ad un impegno in un'istituzione culturale nazionale e, come dicevamo, non possiamo che rallegrarci che ne abbia scelto proprio una liberale di grande prestigio come la Fondazione "Critica Liberale", sottraendosi alla tentazione di concedersi ad inviti e proposte di altre istituzioni collaterali ai maggiori partiti politici di destra o di sinistra. Tuttavia, ci chiediamo se sia giusto che gli uomini di cultura liberale disertino l'impegno civico nella provincia italiana, lasciando questa ancor più sguarnita, di uomini liberali, di quanto già non lo sia drammaticamente. Quando diciamo "impegno civico" non pensiamo soltanto alle usuali attribuzioni amministrative dei consigli comunali, ma soprattutto a quel ruolo di mentore e guida dei propri concittadini verso scelte sagge e traguardi di elevazione spirituale ed ideale. Il nostro sogno è non tanto quello di avere cento o mille Bonetti a Roma, ma di averne uno in ogni città e comune d'Italia, perchè solo allora potremo pensare ad un'Italia migliore e più liberale.


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