| Home page | Intranet | Fundraising | Inizia con noi |
 
 
Grazie per aver scelto questo sito. Qui troverai alcune brevi informazioni sulle sue sezioni.
Leggi le informazioni
Sono pochi gli articoli qui a destra ? AlloraRegistrati per leggere i nostri archivi. I tuoi dati saranno tutelati secondo la legge sulla privacy.
 
Registrati

 


  Nel forum
Forum aperti
Club Liberalitalia
 
RE: Liberali nelle MARCHE - San Benedetto del Tronto
 
Liberali nelle MARCHE - San Benedetto del Tronto
 
RE: Quinto potere
 
RE: Elezioni europee
 
RE: Elezioni europee
 
RE: MilanoLiberale?
 
MilanoLiberale?
 
RE: UN LIBERALE IN PIU'
 
RE: Elezioni europee
 
RE: UN LIBERALE IN PIU'
 
UN LIBERALE IN PIU'
 
RE: Quinto potere
 
Osservatorio
Enti locali
Partiti e movimenti
Politica economica
Poltica estera
Cultura

I nostri link
!!! Utilissimi !!!
Biblioteca
Cultura liberale
Documenti liberali
Liberali nel mondo
Liberalitalia
Radicali
Repubblicani
Storia dei liberali
 
sondaggio
Destra,sinistra: per essere liberali, basta rinnegare il peggio del proprio passato ?
SI, basta
NO, non basta
Valuto caso per caso

Risultati

Sondaggi
sulla stampa
Gli inutili steccati
(Il Corriere della Sera, 11.12.2003)
In provetta no e a letto nemmeno
(Il Riformista, 11.12.2003)
Quella legge è illiberale. Chi ha paura della procreazione assistita?
(La Sicilia, 11.12.2003)
In pericolo la legge sull'aborto
(La Libertà, 11.12.2003)

 

Cynegi Network
 

 



Torino: nei cyber-cafè viene servito paternalismo a gogò

Inserito da:

Data pubblicazione: 11.11.2003 18:36



Dopo gli internet-cafè, ora nascono i cyber-cafè. E' la Provincia di Torino che ha lanciato l'iniziativa e, con lei, venti comuni e sette comunità montane. Ma cosa sono i cyber-cafè ? Forse è presto per dirlo, ma nelle intenzioni degli enti promotori dovrebbero costituire una rete innovativa di locali per aggregare e mettere in comunicazione i giovani, creare nuovi rapporti tra i giovani e le istituzioni, con l'aiuto della loro creatività culturale ed artistica, delle nuove tecnologie e della rete internet. Fin qui sembrano le solite buone intenzioni. Rispetto agli internet-cafè, fruibili individualmente, i cyber-cafè dovrebbero sviluppare attività commerciali gestite da giovani imprenditori, quali ad esempio: bar ristorante, vendita di prodotti tipici, musica o libri, affitto video, corsi di danza, teatro, etc. Insomma, di tutto un po', secondo ciò che l'imprenditorialità e la creatività dei giovani possono offrire in risposta alle esigenze aggregative del territorio in cui operano.

Cyber-cafè
I contorni dell'iniziativa sembrano ora più chiari: si tratta di una sorta di "oratori" laici o, se volete, di "centri sociali" spogliati di ogni connotazione d'illegalità. Le forme di organizzazione saranno di tipo cooperativo, associativo, imprenditoriale o altro, purché vi siano rappresentate le professionalità necessarie per il funzionamento delle attività commerciali e dello spazio di aggregazione. Il gruppo imprenditoriale che gestirà il sito verrà selezionato da una commissione mista Comune e Provincia di Torino, dietro presentazione di curriculum vitae e di una relazione progettuale in cui sia ben chiaro anche chi gestisce il centro e in quali forme associative (cooperativa o altro).

La domanda che sorge spontanea è se i cyber-cafè lanciati dagli enti pubblici torinesi potranno in qualche modo contribuire a rilanciare quell'associazionismo giovanile che da troppo tempo versa in una crisi nera dovunque in Italia. A nostro avviso è sui perchè di questa crisi che ci si deve interrogare. L'associazionismo giovanile è in crisi nelle scuole, nelle università, nel mondo del lavoro e in quello dei partiti o della politica, della cultura, delle attività ricreative. E' difficile non riconoscere che la società in cui viviamo non lo aiuta: tutto è inaccessibile anche ai giovani muniti delle migliori intenzioni e buona volontà. I locali per una sede costano troppo e quelli offerti dalle pubbliche amministrazioni (comunque quasi mai gratuitamente) in genere sono accessibili solo agli amici dei loro amici. Quando sono insieme i giovani amano ascoltare la loro musica e quando non ascoltano la musica parlano, discutono, scherzano tra loro a vcoce alta, arrivano e ripartono su rumorosi motorini o tengono alto lo stereo dell'auto: fanno rumore e chi abita nei pressi fa loro la guerra. Nessun conferenziere si muove più gratuitamente e senza rimborso delle spese di viaggio e di pernottamento. E poi ci sono le leggi contro l'inquinamento acustico, quelle sulla sicurezza dei locali, quelle sulla stampa o sul turismo associazionistico, quelle del fisco e tante altre ancora che si aggiungono alle responsabilità civilistiche degli organizzatori. Non per niente in questa società, così occhiuta e regolamentata, hanno preso piede i "raves party" o i "centri sociali" come alternativa ad una società che dimostra sempre più insofferenza e indifferenza verso i giovani, che non vuole più far credito alla loro capacità di autoeducarsi e autodeterminarsi nella relazione con i propri simili.

Le Regioni e gli enti locali hanno gli strumenti per rimuovere gran parte degli ostacoli contro cui si scontra il libero associazionismo giovanile. Ed è questo il terreno sul quale si devono muovere, piuttosto che quello paternalistico dei cyber-caffè. Degli ostacoli all'associazionismo giovanile in genere si è detto sopra, ma anche la voglia di imprenditorialità giovanile trova spesso ostacoli insormontabili in Italia. Se si va a vedere cosa è successo in USA negli ultimi anni, si scopre che alcuni giganti del mondo dell'informatica sono nati dall'imprenditorialità di giovanissimi studenti che s'ingegnavano di notte nel garage della propria casa: qui da noi sarebbero stati subito fermati dalla mancanza di agibilità dei locali, da qualche denuncia per mutamento di destinazione d'uso del garage, da qualche ispettore del lavoro o da qualche tutore delle norme di sicurezza. E, poi, quand'anche avessero superato questi ostacoli, quale banca o istituzione avrebbe concesso dei finanziamenti a dei ragazzi impossibilitati a fornire idonee garanzie ?


Indirizzo E-mail destinatario:



Il tuo indirizzo E-mail:




Cerca in questa sezione



| Pagina per la stampa | Invia questo articolo ad un amico |