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Espropri e costruzione di un "Muro di Berlino"

Inserito da: Comitato Interr. FNM Milano/Asso

Data pubblicazione: 23.12.2003 10:25


Alleghiamo un articolo apparso il 20 dic 2003, su IL CITTADINO, pagina di
Cesano Maderno, che conferma la lenta ma inesorabile avanzata del "Muro di
Berlino" in Brianza. Una scelta dall'alto che non tiene nella minima
considerazione cittadini e territorio per favorire un'azienda e una ferrovia
obsoleta vecchia di 150 anni.

I cittadini di Cesano Maderno, come già quelli di Affori e Bruzzano, hanno
ricevuto in questi giorni la lettera di esproprio per la realizzazione dei
sottopassi e la chiusura definitiva dei passaggi a livello con pareti di
cemento.

Con sarcasmo carico di amarezza i cittadini denunciano l'azione devastante
delle istituzioni lombarde sul nostro territorio, azione che verrà
perseguita, con fredda indifferenza, fino alla completa divisione di tutti i
paesi attraversati dalla linea Milano-Asso: un muro di 50 Km.

ESPROPRI E COSTRUZIONE DI UN "MURO DI BERLINO"
Nelle scorse settimane, decine di famiglie di Via Volta, Via Ronzoni e Via S. Stefano, hanno ricevuto la letterina di auguri natalizi della giunta intitolata graziosamente: "ESPROPRIO".
Dietro il burocratico e fumoso oggetto: "Opere complementari al nodo di interscambio di Cesano Maderno ad intersezione delle linee Fnme Milano-Asso e Seregno-Saronno comunicazione ai sensi art. 17 comma 2- Dpr 327/2001-approvazione progetto definitivo" (a qualcuno è venuto il dubbio che fossimo stati coinvolti nei lavori di Torino per le Olimpiadi Invernali), ecco la verità: via Volta diventa un'autostrada, con tanto di tunnel che corre a ridosso delle abitazioni, chiudendole in una morsa di cemento; il passaggio a livello di Via S. Stefano si chiude per sempre e taglia in due, a ricordo di un pregevole muro costruito a Berlino negli anni
sessanta e fortunatamente abbattuto nel 1989 (vabbè, la giunta è nostalgica...), con un sottopasso pedonale che fa già la felicità di tossicodipendenti e malintenzionati; il giardino di un condominio in Via Ronzoni si trasforma in fermata di autobus per la gioia estiva di chi abita ai piani bassi e pensa ancora di tenere le finestre aperte; il terreno di Via Ronzoni angolo Via Volta, oggi metà parco e metà parcheggio, sarà
cementificato con un'imponente edificazione (cui prodest?); tutta la viabilità è ispirata al circuito di Montecarlo (del resto su Binzago è già stata fatta un'"apprezzata" simile esperienza.
Cesano Maderno non ha diritto a tutto questo, dato che vanta Palazzo Borromeo e Palazzo Arese? E il Parco? E l'Università?
Abbiamo un centro città "invidiabile": negozi scintillanti fatti di
boutiques e drogheria, non di immobiliari e lavanderie; marciapiedi godibili e curati, adatti soprattutto a bambini in passeggino, anziani e portatori di handicap; parcheggi pratici, accessibili e disponibili!?
E' per questo che il Comune vanta debiti per miliardi, no? 72 miliardi in vecchie lire per l'esattezza.
Opere per i cittadini, non ve n'eravate accorti? Perchè allora lamentarsi di pagare l'ICI più alta di tutti i Comuni della zona?
E poi ancora: una stazione ferroviaria di interscambio a due piani per partire e andare ovunque... con treni puntuali... moderni... puliti... veloci e frequenti... meglio di un metro interrato!?
Altro che carri bestiame per pendolari fantozziani stressati. Perchè impegnarsi per interrare la linea ferroviaria? Meglio, molto meglio, godere di questo pregevole panorama post-atomico da un cavalcavia o passare romanticamente sotto un sottopasso a piedi, mano nella mano, inebriati dal profumo delle rose (un classico dei sottopassi pedonali) o in auto, approfittando dell'allagamento per lavarla.
Se l'attuale giunta Ponti (e sottopassi...) vincesse nuovamente alla prossime elezioni e fosse confermato ancora il sindaco Gigi Ponti, travestito magari da Paolo Vaghi, si compirebbe il ventennio. Ma se la giunta adesso al potere non venisse riconfermata? Il neo-sindaco, al quale toccherebbe rimediare ai debiti "milionari" del Comune (che se fosse un'azienda privata avrebbe già portato i libri in Tribunale...), proseguirebbe con gli espropri??? O sarebbe tanto "volgare" da pensare, per una volta, ai cittadini? (A quelli di Cesano in particolare?).
Rispettati e ascoltati se possibile. Espropriati mai, men che meno per un'opera di dubbia utilità per la comunità cesanese che si troverà a pagarne i costi negli anni a venire.
Ricambieremo questi affettuosi auguri natalizi questa primavera, nel segreto dell'urna.
Giuditta Strada



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