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RE: II Consulta dei liberali in Veneto
Autore: Vittorio Vivona
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Data:
10.11.2003 12:58
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Testo:
Caro Claudio,
la relazione non è mia, ma di Beppi Lamedica che di Veneto Liberale, l'associazione promotrice della manifestazione, è il presidente onorario. L'unico vero contributo nuovo è venuto da Enrico Cisnetto, non solo per lo spessore culturale del suo intervento, ma soprattutto per la dichiarata disponibilità, sua e di chi come lui proviene dalla tradizione repubblicana, ad operare concretamente per l'unione di tutte le forze liberali presenti in Italia. Ma di queste cose parlerà lo stesso Cisnetto a Bergamo nel corso della tavola rotonda in programma al IV° Meeting Nazionale dei Liberali. Il dibattito, che da due anni portiamo avanti in Liberalitalia, ha avuto il merito di superare alcune resistenze che in molti di noi esistevano e - se posso dirlo - in una certa misura esistono ancora.
La prima è quella di attendersi che da Roma qualche vecchia cariatide del PLI o di altri partiti possa avere la capacità di operare per la riunione delle forze liberali su posizioni alternative ai due attuali schieramenti (questa rimane, non una pregiudiziale in sè, ma un punto fermo che vede uniti tutti noi di Liberalitalia e che, perciò, è stato trasferito nel nostro Statuto). Non vi è nessuna pregiudiziale nei confronti di Costa, Biondi e di quanti sono oggi in Forza Italia. Se vorranno lasciare quel partito e ritornare nella casa liberale, con l'umiltà di chi riparte da zero per conquistarsi la fiducia di tutti noi, nessun problema. Resta però il fatto che, oggi come oggi, aderiscono a Forza Italia e al PPE. Sono fuori dalle nostre fila e dal nostro progetto ! lavorano ed operano per i nostri avversari: ergo, sono nostri avversari. Su queste cose non dobbiamo avere alcuna esitazione. Sono le regole della politica come quelle del calcio: il grande campione che cambia squadra, quando scende in campo contro i suoi ex non fa sconti in nome dell'amicizia e delle partite un tempo giocate con loro. E viceversa ! E' una questione di professionalità e serietà. Noi vogliamo essere seri e professionali nel nostro lavoro, per cui non lasciamo vuoto un posto in campo, nella speranza che quel campione giochi con noi contro la squadra dalla quale si è lasciato ingaggiare. E poi, il vivaio liberale può sempre produrre altri campioni.
La seconda resistenza che abbiamo superato è quella relativa alla dimensione locale, dalla quale partire. L'abbiamo superata, pensando che un nuovo movimento liberale debba nascere dalle esperienze di quanti operano oggi sul territorio, da liberali e in contrapposizione ai due schieramenti di destra e di sinistra. Ciò risponde all'esigenza di valorizzare quanti (e sono tanti!) continuano a fare politica liberale nelle loro realtà locali e meritano di trovare una casa comune che li accolga e sia loro riconoscente, ma anche alla consapevolezza che, proprio perchè liberali, essi sono portatori di una pluralità di percorsi personali, di tradizioni politiche, di idealità e di storie che sono poi la ricchezza del liberalismo ma possono diventarne anche causa di dissoluzione e di nuove diaspore. Insomma, se non fossimo liberali ma autoritari, potremmo confezionare un abito e cercare d'imporlo agli altri. Ad alcuni starebbe stretto, ad altri troppo largo. No! non è questa la strada da seguire. Così potremmo fare, al più, l'ennesimo partitino inutile ed inconcludente. La strada da seguire, invece, è quella dell'incontro, del dialogo e della collaborazione, affinchè sia possibile trovare una base comune su cui convergere e da lì partire insieme. La stoffa, il colore, il taglio dell'abito liberale da indossare sono tutte scelte che dobbiamo fare insieme, senza imposizione alcuna a chiunque, senza prevaricazioni e senza settarismi.
Quanto a Pagliuzzi, è un amico anche se mi è sempre riuscito difficile comprendere come abbia potuto fare il parlamentare di AN. Con lui ho avuto occasione di parlare della nostra iniziativa di Liberalitalia, ma non ha mai voluto aderirvi perchè convinto della collocazione dei liberali entro lo schieramento di destra. Me lo ha ribadito pubblicamente in un dibattito, promosso da Michele D'Elia e dall'Associazione Liberale milanese, circa due anni fa presso il Circolo della Stampa di Milano. Se ha cambiato opinione non posso che esserne felice. Sono certo che non sarà il solo ad aver cambiato opinione dopo le prossime elezioni europee che vedranno il massacro di tutte le formazioni liberali che le affronteranno sparpagliate ed isolate. Abbiamo sin qui lavorato per prevenire disastri, ma temo che, dopo le elezioni europee, ci toccherà il compito della Croce Rossa: quello di arrivare sul posto, a massacro avvenuto, per cercare di salvare chi ancora avrà un alito di vita, ma anche per avviare all'obitorio chi non avrà la fortuna di sopravvivere.
Avrei ancora molte altre cose da dirti, ma ci sarà tempo. Qui e a Bergamo o magari per telefono nei prossimi giorni.
Ti abbraccio
Vittorio
> Caro Vittorio,
> ho letto la relazione, e sono (come ben sai) d'accordo con
> te.
> Ma apparte il tuo intervento e quello di qualche altro
> amico, che si è detto di così importante?Voglio dire, ho
> letto le stesse frasi di Costa, Biondi e tanti altri..e'
> vero loro sono all'interno di FI, ma non importa perchè la
> conclusione concreta qual è?la stessa..per ora non si crea
> niente ma forse un domani...chissà!
> Fammi capire...bisogna essere uniti ma divisi..incontrarci
> ma non sotto una unica casa...che significa?
> Luca Miotti ha accusato chi vuole ricreare qualcosa di
> vecchio (e tra questi ci sono anch'io e me ne vanto!) e non
> si è presentato..ma ti chiedo, chi vuole lavorare per un
> progetto già difficile di per sè, può perdere tempo in
> questi discorsi che portano solo a perdere tempo?
> Fuori dai poli, ma con chi?Forse ho capito:In sicilia nuovo
> pli, a milano liberalitalia, in veneto veneto liberale, a
> piacenza liberali piacentini..è così che deve essere
> inteso?Spero di no, perchè altrimenti sarebbe uno sfascio
> totale.
> Salutandoti, volevo comunicarti che ho preso contatti con
> l'architetto pagliuzzi,di destra liberale italiana, a quanto
> ho capito, ha intenzione di presentare le liste a milano, se
> sei interessato contattami al
> 091-6709947-3483218658-3382589182.Il mio sogno è stare
> insieme ai miei amici liberali,autenticamente liberali.
> Con Affetto. Claudio Ferrante
> >
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> >
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