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Categorie Forum aperti Forum generale
RE: II Consulta dei liberali in Veneto
Autore: Claudio Ferrante
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Data:
10.11.2003 15:08
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Testo:
>Ciao,Vittorio,
siamo perfettamente d'accordo..tuttavia ciò che non capisco è:cosa vuoi creare come alternativa ai poli?Un partito, o no?
Se così è, quali possono essere le resistenze degli amici veneti?
Se così non è, gli incontri, i dibattiti, sono molto interessanti, ma, ahimè fine a se stessi,ed è un pò come le riunioni delle case del cittadino.
Con affetto Claudio
Caro Claudio,
> la relazione non è mia, ma di Beppi Lamedica che di Veneto
> Liberale, l'associazione promotrice della manifestazione, è
> il presidente onorario. L'unico vero contributo nuovo è
> venuto da Enrico Cisnetto, non solo per lo spessore
> culturale del suo intervento, ma soprattutto per la
> dichiarata disponibilità, sua e di chi come lui proviene
> dalla tradizione repubblicana, ad operare concretamente per
> l'unione di tutte le forze liberali presenti in Italia. Ma
> di queste cose parlerà lo stesso Cisnetto a Bergamo nel
> corso della tavola rotonda in programma al IV° Meeting
> Nazionale dei Liberali. Il dibattito, che da due anni
> portiamo avanti in Liberalitalia, ha avuto il merito di
> superare alcune resistenze che in molti di noi esistevano e
> - se posso dirlo - in una certa misura esistono ancora.
> La prima è quella di attendersi che da Roma qualche vecchia
> cariatide del PLI o di altri partiti possa avere la capacità
> di operare per la riunione delle forze liberali su posizioni
> alternative ai due attuali schieramenti (questa rimane, non
> una pregiudiziale in sè, ma un punto fermo che vede uniti
> tutti noi di Liberalitalia e che, perciò, è stato trasferito
> nel nostro Statuto). Non vi è nessuna pregiudiziale nei
> confronti di Costa, Biondi e di quanti sono oggi in Forza
> Italia. Se vorranno lasciare quel partito e ritornare nella
> casa liberale, con l'umiltà di chi riparte da zero per
> conquistarsi la fiducia di tutti noi, nessun problema. Resta
> però il fatto che, oggi come oggi, aderiscono a Forza Italia
> e al PPE. Sono fuori dalle nostre fila e dal nostro progetto
> ! lavorano ed operano per i nostri avversari: ergo, sono
> nostri avversari. Su queste cose non dobbiamo avere alcuna
> esitazione. Sono le regole della politica come quelle del
> calcio: il grande campione che cambia squadra, quando scende
> in campo contro i suoi ex non fa sconti in nome
> dell'amicizia e delle partite un tempo giocate con loro. E
> viceversa ! E' una questione di professionalità e serietà.
> Noi vogliamo essere seri e professionali nel nostro lavoro,
> per cui non lasciamo vuoto un posto in campo, nella speranza
> che quel campione giochi con noi contro la squadra dalla
> quale si è lasciato ingaggiare. E poi, il vivaio liberale
> può sempre produrre altri campioni.
> La seconda resistenza che abbiamo superato è quella relativa
> alla dimensione locale, dalla quale partire. L'abbiamo
> superata, pensando che un nuovo movimento liberale debba
> nascere dalle esperienze di quanti operano oggi sul
> territorio, da liberali e in contrapposizione ai due
> schieramenti di destra e di sinistra. Ciò risponde
> all'esigenza di valorizzare quanti (e sono tanti!)
> continuano a fare politica liberale nelle loro realtà locali
> e meritano di trovare una casa comune che li accolga e sia
> loro riconoscente, ma anche alla consapevolezza che, proprio
> perchè liberali, essi sono portatori di una pluralità di
> percorsi personali, di tradizioni politiche, di idealità e
> di storie che sono poi la ricchezza del liberalismo ma
> possono diventarne anche causa di dissoluzione e di nuove
> diaspore. Insomma, se non fossimo liberali ma autoritari,
> potremmo confezionare un abito e cercare d'imporlo agli
> altri. Ad alcuni starebbe stretto, ad altri troppo largo.
> No! non è questa la strada da seguire. Così potremmo fare,
> al più, l'ennesimo partitino inutile ed inconcludente. La
> strada da seguire, invece, è quella dell'incontro, del
> dialogo e della collaborazione, affinchè sia possibile
> trovare una base comune su cui convergere e da lì partire
> insieme. La stoffa, il colore, il taglio dell'abito liberale
> da indossare sono tutte scelte che dobbiamo fare insieme,
> senza imposizione alcuna a chiunque, senza prevaricazioni e
> senza settarismi.
> Quanto a Pagliuzzi, è un amico anche se mi è sempre riuscito
> difficile comprendere come abbia potuto fare il parlamentare
> di AN. Con lui ho avuto occasione di parlare della nostra
> iniziativa di Liberalitalia, ma non ha mai voluto aderirvi
> perchè convinto della collocazione dei liberali entro lo
> schieramento di destra. Me lo ha ribadito pubblicamente in
> un dibattito, promosso da Michele D'Elia e dall'Associazione
> Liberale milanese, circa due anni fa presso il Circolo della
> Stampa di Milano. Se ha cambiato opinione non posso che
> esserne felice. Sono certo che non sarà il solo ad aver
> cambiato opinione dopo le prossime elezioni europee che
> vedranno il massacro di tutte le formazioni liberali che le
> affronteranno sparpagliate ed isolate. Abbiamo sin qui
> lavorato per prevenire disastri, ma temo che, dopo le
> elezioni europee, ci toccherà il compito della Croce Rossa:
> quello di arrivare sul posto, a massacro avvenuto, per
> cercare di salvare chi ancora avrà un alito di vita, ma
> anche per avviare all'obitorio chi non avrà la fortuna di
> sopravvivere.
>
> Avrei ancora molte altre cose da dirti, ma ci sarà tempo.
> Qui e a Bergamo o magari per telefono nei prossimi giorni.
> Ti abbraccio
> Vittorio
>
>
>
> > Caro Vittorio,
> > ho letto la relazione, e sono (come ben sai) d'accordo
> con
> > te.
> > Ma apparte il tuo intervento e quello di qualche altro
> > amico, che si è detto di così importante?Voglio dire, ho
> > letto le stesse frasi di Costa, Biondi e tanti altri..e'
> > vero loro sono all'interno di FI, ma non importa perchè
> la
> > conclusione concreta qual è?la stessa..per ora non si
> crea
> > niente ma forse un domani...chissà!
> > Fammi capire...bisogna essere uniti ma
> divisi..incontrarci
> > ma non sotto una unica casa...che significa?
> > Luca Miotti ha accusato chi vuole ricreare qualcosa di
> > vecchio (e tra questi ci sono anch'io e me ne vanto!) e
> non
> > si è presentato..ma ti chiedo, chi vuole lavorare per un
> > progetto già difficile di per sè, può perdere tempo in
> > questi discorsi che portano solo a perdere tempo?
> > Fuori dai poli, ma con chi?Forse ho capito:In sicilia
> nuovo
> > pli, a milano liberalitalia, in veneto veneto liberale,
> a
> > piacenza liberali piacentini..è così che deve essere
> > inteso?Spero di no, perchè altrimenti sarebbe uno
> sfascio
> > totale.
> > Salutandoti, volevo comunicarti che ho preso contatti
> con
> > l'architetto pagliuzzi,di destra liberale italiana, a
> quanto
> > ho capito, ha intenzione di presentare le liste a milano,
> se
> > sei interessato contattami al
> > 091-6709947-3483218658-3382589182.Il mio sogno è stare
> > insieme ai miei amici liberali,autenticamente liberali.
> > Con Affetto. Claudio Ferrante
> > >
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> > >
> >
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