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Veneto liberale: cosa è e cosa vuole
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Categorie Forum aperti Forum generale
Cosa è e cosa vuole Veneto liberale
Autore: Beppi Lamedica
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Data:
21.11.2003 01:50
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Testo:
Ho letto alcuni messaggi che denotano una conoscenza molto approssimativa della esperienza di Veneto liberale che ha organizzato la II Consulta dei liberali in Veneto.
Ammetto che non è semplice far conoscere in poche righe cosa è e cosa vuole Veneto liberale, però ci provo e mi scuso, sin d’ora, se sarò troppo lungo.
Veneto liberale è una federazione d’associazioni liberali, liberiste e libertarie, moderate e radicali, riformiste e riformatrici e consta di sette gruppi d’azione, variamente denominati perciò indicanti gli interessi prevalenti dei singoli sodalizi. (Ass. "Antonio Russo", e l’Ass. "Per la legalità", entrambe di Treviso, l’Ass. "Fratelli Rosselli" di Castelfranco Veneto (TV), l’Ass. "A.R.C.A." di Conegliano (TV), il "Movimento radicale bassanese", di Bassano del Grappa (Vi), il "Gruppo d’Azione Liberale" di Venezia e l’Ass. "Lib.id.o.s." di Padova). Inoltre viene distribuita, dal settembre 2000, soprattutto telematicamente, una newsletter ("Per non mollare") con la finalità di far circolare un po’ d’informazione tra i simpatizzanti. La mailing list http://groups.yahoo.com/group/liberali_veneti è frequentata da circa una novantina di persone (prevalentemente residenti in veneto) e contiene una notevole documentazione sulle attività svolte.
Veneto liberale dal 13 febbraio 2000 ha dato vita, oltre alla propria assemblea costituente (Padova) a ben cinque congressi (Venezia, Vicenza, Treviso, Verona ed ancora Treviso) e a due consulte (Bassano del Grappa e Venezia). Ha partecipato alla costituzione di Liberalitalia (Pesaro), nonché ai meeting di Colleferro e Viareggio. Propri esponenti hanno avuto vari contatti con esponenti di altri sodalizi nazionali partecipando, quali osservatori, all’assemblea di Torino della corrente di Forza Italia che fa capo a Costa e Biondi ed alla costituzione del nuovo partito di Segni e Scognamiglio. Inoltre, assieme al PLI, PRI, Nuovo PSI e radicali vicentini ha dato vita alla candidatura ed alla lista “Unione Laica” in occasione delle elezioni provinciali di Vicenza della primavera 2002.
Veneto liberale ha, però, una caratteristica “anticlericale” piuttosto che semplicemente “laica”. Infatti ha partecipato attivamente all’assemblea trevigiana organizzata per dar vita alla Lega per l’abolizione del Concordato, e alle manifestazioni nella ricorrenza del 20 settembre.
Gli obiettivi sono iscritti nello statuto: ‘Art 1.1 E' un organismo politico autonomo, costituito dalla federazione delle associazioni locali liberali, liberiste e libertarie, moderate e radicali, riformiste e riformatrici, denominate "gruppi" consistenti di almeno cinque soci esclusivi.’
Il fatto di voler coordinare gruppi liberali, liberisti e libertari, moderati e radicali, riformisti e riformatori, dà al coordinamento un carattere latu sensu liberale e quale può essere un programma che contiene un po’ tutte le richieste di quel ventaglio d’opinioni che va dai moderati ai radicali, dai riformisti ai riformatori, se non proprio il pacchetto dei temi dei 20 referendum per cui erano state raccolte 16 milioni di firme nell’estate del 1999?
Veneto liberale ha proposto la costituzione di un soggetto politico dei cittadini senza potere, un soggetto politico che deve prefigurare nella sua struttura e nel suo modo di operare il liberalismo ed il federalismo che vorrebbe realizzato in Italia. Questo soggetto dovrà avere quali obiettivi primari: a) il rilancio dell’alternativa presidenzialista, federalista, maggioritaria, anglosassone; b) il rilancio delle lotte liberiste per la liberazione del lavoro e dell’impresa; c) il rilancio delle lotte antiproibizioniste non solo sulla droga, ma anche sulla libertà terapeutica e di ricerca scientifica.
Concludendo Veneto liberale è un sodalizio che mira più ad “occuparsi” che a “preoccuparsi”, ossia fa più azione politica e meno proclami. Naturalmente ha intrapreso una strada molto difficile (essere al fianco dei cittadini che sono delusi e disgustati di questo bipolarismo e che sono stufi di andare a votare “turandosi il naso” per offrire loro uno strumento di azione politica) e non è detto che riuscirà a percorrerla per molto altro tempo.
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Elenco messaggi
Argomento: |
Autore: |
Data:
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Beppi Lamedica |
21.11.2003 01:50 |
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Vittorio Vivona |
21.11.2003 14:02 |
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