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RE: giù le mani dalla Resistenza!
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giù le mani dalla Resistenza!
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Veneto liberale: cosa è e cosa vuole
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Categorie Forum aperti Forum generale
RE: Cosa è e cosa vuole Veneto liberale
Autore: Vittorio Vivona
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Data:
21.11.2003 14:02
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Testo:
Grazie Beppi, per aver voluto ricordare proprio su questo sito cosa sia e da chi è costituita l'associazione federativa "Veneto Liberale". Dopo due anni di lavoro in comune entro Liberalitalia ho stretto un vincolo di profonda amicizia con te e con i tanti amici che rappresentano le sette associazioni federate; ho imparato anche ad apprezzare la linearità e l'impegno con i quali tutti voi onorate le idee ed i progetti che vi accomunano. Con essi apprezzo anche il contributo instancabile che date al progetto comune di favorire l'incontro, il dialogo e la collaborazione tra le varie anime del liberalesimo italiano. Quest'ultimo impegno non è cosa facile per nessuno, perchè tutti noi abbiamo alle spalle percorsi culturali e politici diversi che ci hanno formato per quelli che oggi siamo. Per esemplificare, il vostro perorso, quello mio e quello di Claudio Ferrante non sono i medesimi, ma, comunque, dobbiamo lavorare assieme, senza fughe in avanti e senza le impazienze che di tali fughe sono spesso la causa.
L'impegno che ci siamo assunti gli uni con gli altri è stato quello di rispettare tutte quelle diversità che ci dividono e che nello stesso tempo costituiscono la ricchezza del patrimonio ideale e di energie umane del liberalesimo italiano. Rispettarle, certamente! senza però lasciare che esse costituiscano ostacolo al'incontro, al dialogo e alla collaborazione tra noi, oltre che ostacolo alla formazione di quel nuovo soggetto politico che necessariamente dovrà metabolizzarle in una nuova sintesi: un soggetto nuovo cui le diversità non dovranno solo dare colore all'abito, ma dovranno soprattutto connotarne la vitalità e il carattere. A nessuno di noi sfugge, però, che il soggetto ancora non esiste e che è prematuro preoccuparci della formazione del suo carattere. Neppure ci sfugge che, quando sarà nato, il suo carattere e tutto ciò che lo connoterà sarà più il frutto del suo formarsi in una società in continua evoluzione e trasformazione, che la proiezione delle nostre singole aspettative di genitori. E' l'eterno conflitto generazionale tra genitori e figli.
Dopo due anni, siamo ancora alla fase preliminare: quella dell'incontro. E non c'è da stupirsi nè da caricarsi addosso responsabilità (che peraltro non rifuggiamo), se siamo ancora a quella fase. Troppi e troppo robusti steccati hanno saputo costruirsi nel tempo i liberali italiani; in essi si sono rinchiusi per coltivare e difendere le proprie singole identità; ciascuno ha esasperato il proprio orgoglio e la propria fierezza, se ne son fatta una corazza quasi impenetrabile nella lotta rissosa e tribale contro gli altri liberali. Il compito che ci siamo prefissati è quello di dare una mano a quanti, in quegli steccati, vorrebbero abbatterli ed aprirsi al dialogo e alla collaborazione con tutte le componenti del liberalesimo italiano. Per questo abbiamo sempre sottolineato che non siamo un nuovo partito - una nuova tribù - ed anzi abbiamo sempre sollecitato tutti gli amici liberali, in qualunque steccato essi si trovino, a continuare a lavorare entro la loro tribù affinchè siano essi stessi a convincere gli altri della necessità dell'abbattimento dello steccato in cui si sono rinchiusi. In qualche caso ciò risulterà più facile, in altri meno. Come successe dall'età feudale in poi, ciò che dobbiamo temere e contrastare è che la rissosità dei liberali (non minore di quella dei principi e degli Stati italiani di un tempo) chiami a proprio sostegno l'aiuto dello straniero: se così fosse finiremmo tutti colonizzati, come in parte già siamo, dall'impero della destra o da quello della sinistra. |
Elenco messaggi
Argomento: |
Autore: |
Data:
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Beppi Lamedica |
21.11.2003 01:50 |
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Vittorio Vivona |
21.11.2003 14:02 |
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