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RE: Per il partito dei "liberali"
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una famiglia che ha fame
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RE: una famiglia che ha fame
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una famiglia che ha fame
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RE: Terrorismo tra controspionaggio e affari riservati [200
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RE: Terrorismo tra controspionaggio e affari riservati [200
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RE: Per il partito dei "liberali"
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RE: Per il partito dei "liberali"
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RE: appello urgente
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appello urgente
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Il paradosso di Parigi, linea dura per i loro terroristi
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Caso Battisti, perché non possiamo tacere
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Giustizia. "Due parole su Cesare Battisti"
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Categorie Forum aperti Forum generale
RE: combattere il terrorismo
Autore: rapone giorgio
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Data:
18.03.2004 18:29
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Testo:
Carissima Anna Maria Lei mi fà comprendere perchè Giordano Bruno fu messo al rogo.
Quanto alla scarsissima conoscenza del mondo animale ed al suicidio si insetrisca nel sito:
www.brunonic.org/nicolaus/risucchiati.htm e si legga attentamente le riflessioni sulla chimica patologica e la neurobiologia del suicidio.
> Questa polemica non porta da nessuna parte. Dimostra solo
> una scarsissima conoscenza del mondo animale ed una ancor
> più scarsa conoscenza dell'animo umano. Nascondersi dietro
> il termine suicidio, confidando in tutto ciò che di
> spregevole evoca in chi appartiene alla cultura cristiana, è
> superficiale, fuorviante e strumentale. Preferisco
> raccogliere l'invito di Cesare a riflettere su quella scala
> di valori (spesso diversa da cultura e cultura, ma
> assolutamente non estranea anche alla cultura cristiana) in
> base alla quale un uomo antepone un fine più alto alla
> propria vita e per esso è disposto a sacrificarla. Se ciò
> che viene anteposto alla propria vita è un valore condiviso,
> il sacrificio della propria vita non solo può essere
> compreso e rispettato (es. eutanasia) ma può anche diventare
> motivo per essere considerati eroi. Cesare dice che i
> terroristi di Bin Laden sono dei folli, ma non possiamo
> dimenticare che nel loro ristretto (per fortuna!) ambiente
> sono considerati anch'essi eroi e martiri. La loro è una
> cultura diversa dalla nostra: questo va compreso e non
> liquidato come follia o appartenenza ad una specie non
> rinvenibile in natura. E' uno scontro tragico tra una
> cultura del tutto minoritaria (per fortuna!) anche nel mondo
> islamico e la nostra cultura. Per la nostra cultura dobbiamo
> lottare e mettere in conto che per essa possiamo anche
> morire con una divisa da carabiniere o un camice da medico
> in Iraq, mentre andiamo a lavorare in treno o mentre ce ne
> stiamo seduti alla nostra scrivania in un grattacielo. Io
> vorrei invitare tutti a non lasciare che il fondamentalismo
> di una parte del tutto minoritaria (per fortuna!) della
> cultura islamica, trasformi anche noi in fondamentalisti
> della nostra cultura. Come fondamentalisti, non saremmo meno
> spregevoli dei fondamentalisti contro i quali combattiamo.
> Questo è l'insegnamento anche del nostro Pontefice: a me
> pare saggio ed essenziale seguirlo.
> Anna
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